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Firma l'impegno globale: Keep Them Wild

In Spagna si pianifica il primo allevamento commerciale di polpi al mondo, prospettiva che preoccupa a livello globale. Allevare polpi significherebbe infliggere immensa sofferenza a questi animali selvatici e danneggerebbe la vita marina. Ciò riflette anche i problemi più ampi dell'acquacoltura carnivora, un'industria non sostenibile.

Con l’impegno Keep Them Wild, i decisori politici possono proteggere gli animali, difendere gli ecosistemi e promuovere un sistema alimentare equo e sostenibile.

Mi impegno a sostenere:

  1. L’introduzione di una legislazione che vieti l'allevamento dei polpi e la vendita di prodotti provenienti da allevamenti di polpi

  2. L'allevamento dei polpi causerebbe gravi sofferenze agli animali e danni significativi all’ambiente. Non esistono metodi di macellazione considerati umani per i polpi, e la natura solitaria e intelligente di questi animali selvatici rende la reclusione nelle vasche sia crudele che impraticabile. Oltre a queste gravi preoccupazioni relative al benessere animale, le conseguenze ambientali sarebbero altrettanto gravi. L'allevamento dei polpi richiederebbe farina e olio di pesce ottenuti da pesci pescati in natura, oltre a una grande quantità di alimenti naturali vivi o congelati, come crostacei e pesci, impoverendo gli oceani di specie fondamentali per la catena alimentare marina e per la sicurezza alimentare di milioni di persone. È quindi necessaria una legislazione che impedisca lo sviluppo dell’allevamento commerciale di polpi.

  3. Il contrasto dell’espansione dell'allevamento a nuove specie carnivore

  4. L'espansione dell'acquacoltura a nuove specie carnivore, come il tonno, il merluzzo e il polpo, rischia di ripetere e amplificare gli errori dell'allevamento intensivo sulla terraferma. Questi animali sono senzienti e, in molti casi, altamente intelligenti, con esigenze comportamentali e fisiologiche complesse che non possono essere soddisfatte in cattività. Allo stesso tempo, il loro allevamento aumenterebbe la domanda di farina e olio di pesce, esercitando un'ulteriore pressione sulle popolazioni ittiche selvatiche già sovrasfruttate e compromettendo la biodiversità marina.

  5. L’eliminazione graduale dell'uso di pesce selvatico come ingrediente nei mangimi per acquacoltura

  6. L'uso di pesce selvatico pescato appositamente per produrre i mangimi destinati all’acquacoltura rappresenta una emergenza sia dal punto di vista del benessere animale che ambientale. Ogni anno miliardi di animali senzienti vengono sottratti agli oceani per essere trasformati in farina e olio di pesce, privando gli ecosistemi marini di specie essenziali e riducendo la sicurezza alimentare delle comunità costiere che dipendono direttamente da questi pesci per il loro sostentamento. Eliminare gradualmente l'uso di pesce selvatico nei mangimi per acquacoltura e sostituirlo con alternative sostenibili – come sottoprodotti, alghe o proteine vegetali non adatte al consumo umano – è fondamentale per ridurre la sofferenza, proteggere la biodiversità e costruire un settore dell'acquacoltura più giusto e sostenibile.

Sottoscrivi oggi stesso l'impegno per mantenere la vita marina selvatica libera e prospera e per chiedere la fine dell'espansione dell'acquacoltura carnivora non sostenibile.

Firma come rappresentante politico

L'allevamento di polpi rappresenta una minaccia per gli animali, la sicurezza alimentare e la vita marina. È diventato anche un potente simbolo di un pericolo ancora più ampio: l'espansione insostenibile dell'acquacoltura carnivora.

L'introduzione di nuove specie carnivore nell’acquacoltura può aumentare il rischio di inquinamento idrico locale e di epidemie. La dipendenza dalla farina e dall'olio di pesce ottenuti da pesci selvatici potrebbe compromettere ulteriormente la sicurezza alimentare, esercitare una pressione aggiuntiva sugli ecosistemi marini e accelerare il depauperamento degli oceani. Per i polpi, esseri altamente intelligenti e senzienti, non esiste ancora una legislazione che ne tuteli il benessere.

La campagna Keep Them Wild – Selvatici per natura nasce in risposta a quanto sta avvenendo nelle Isole Canarie, in Spagna, dove i piani per aprire il primo allevamento commerciale di polpi al mondo hanno messo in luce i pericoli legati all'allevamento intensivo di questi animali intelligenti e senzienti. Selvatico significa vivere in libertà, in salute e in armonia nel proprio ecosistema naturale; non confinato in vasche e sfruttato a fini commerciali.

Impegnandosi a realizzare i punti programmatici inclusi nel nostro appello Keep Them Wild, i responsabili politici hanno l'opportunità di proteggere il benessere degli animali, salvaguardare i fragili ecosistemi marini, ridurre le pratiche insostenibili di approvvigionamento di farina e olio di pesce e rafforzare la sicurezza alimentare globale, garantendo che i pesci di piccole dimensioni siano destinati all'alimentazione umana piuttosto che agli allevamenti intensivi. Sottoscrivere questo impegno è anche un'opportunità per dimostrare leadership politica nella costruzione di un sistema alimentare che salvaguardi le risorse naturali, rafforzi la resilienza, rispetti principi etici e risponda ai bisogni del futuro.

Firma l'impegno Keep Them Wild - Selvatici per natura
Vista aerea di un allevamento ittico con gabbie galleggianti.

Nuovo report: A Growing Threat - The Dangers of Carnivorous Aquaculture (La crescente minaccia dell’acquacoltura carnivora)

Punti salienti:

  1. Entro il 2040, l’allevamento di polpi in Spagna potrebbe più che triplicare, richiedendo tra 17.000 e 90.000 tonnellate di pesce selvatico ogni anno, con gravi impatti su ecosistemi, sicurezza alimentare e benessere animale.
  2. L’allevamento di specie carnivore come salmone, trota, branzino, orata e polpo alimenta la dipendenza da farina e olio di pesce (FMFO) provenienti dalla pesca di pesci selvatici.
  3. Nel 2022 gli animali acquatici allevati hanno raggiunto i 94 milioni di tonnellate, superando per la prima volta quelli catturati in natura, pari a 91 milioni di tonnellate.
  4. In tutta Europa, la produzione di specie carnivore e onnivore potrebbe aumentare di quasi un terzo entro il 2040, con un aumento della domanda di FMFO fino al 70%. Gran parte di questa domanda proverrà da Malta e dalla Spagna, trainata in gran parte dall'allevamento intensivo di tonno rosso dell'Atlantico (Thunnus thynnus).
  5. Regno Unito, Grecia e Spagna sono destinati a diventare, dopo la Norvegia, i principali produttori europei di acquacoltura carnivora entro il 2040.
  6. Dal 1985, sono state introdotte 78 nuove specie nell’acquacoltura europea, il 70% delle quali necessita di proteine animali nei mangimi.
  7. La Spagna guida l’espansione: nel 2020 ha acquistato farina e olio di pesce (FMFO) da 26 paesi — la rete più ampia nella regione — molti dei quali legati alla pesca INN (Illegale, Non dichiarata e Non regolamentata), caratterizzata da scarsi controlli e bassi standard di sostenibilità.
  8. Esistono alternative sostenibili: allevare specie a basso livello trofico (come cozze, ostriche, carpe e alghe) e sviluppare mangimi innovativi (sottoprodotti, alghe, proteine unicellulari) può ridurre la dipendenza dalla pesca selvatica.

Scarica il rapporto per leggere tutti i risultati e scoprire le soluzioni.

Sostengono la campagna Keep Them Wild

Organizzazioni

Acción Océanos, Spain

Action for Dolphins, Australia

Action for Protection of Animals Africa, Kenya

AEL Advocacy, Canada

Angolan Vegetarian Association, Angola

Animal Action Greece, The UK

Animal Advocacy Careers, The US

Animal Law Reform South Africa, South Africa

Animal Partisan, The US

Animal Protection Organization of Nigeria, NIgeria

Animal Rights Center Japan, Japan

Animal Welfare Institute, The US

Animal Welfare Observatory, Spain

Animals Aotearoa, New Zealand

Animals Don't Speak Human, Indonesia

AnimaNaturalis, Spain

Aquatic Animal Alliance, Mexico

Aquatic Life Institute, Italy

Arba, Perú

Asociación Empatía, Spain

Better Food Foundation, The US

BLOOM, France

CAOPA, Senegal

Capital V, Portugal

Center for Biological Diversity, The US

Coalition for Fair Fisheries Arrangements, Belgium

Crustacean Compassion, The UK

Czarna Owca Pana Kota, Poland

DEPANA, Spain

Deutscher Tierschutzbund e.V., Germany

Dierenbescherming, Netherlands

Dierencoalitie, Netherlands

Dier&Recht foundation, Netherlands

Education for African Animals Welfare (EAAW), Tanzania

Eestimaa Loomakaitse Liit (Estonian Union for the Protection of Animals), Estonia

Environmental and Animal Rights Consultants Pakistan, Pakistan

Essere Animali, Italy

Estonian Union for the Protection of Animals, Estonia

Ethical Farming Ireland, Ireland

Eurogroup for Animals, Belgium

FAADA (Fundación para el Asesoramiento y Acción en Defensa de los Animales), Spain

Farm Forward, The US

Fédération nationale des pêches, Mauritania

Fish Welfare Initiative, The US

Fondation Droit Animal (LFDA), France

Fundación Derecho y Defensa Animal, Chile

Fundación Veg / Veg Foundation, Chile

GAIA, Belgium

Generation Vegan, The US

Green REV Institute, Poland

Greenpeace Spain

Greyton Farm Animal Sanctuary, South Africa

Indian Vegetarians and Vegans, The UK

KYMA sea conservation & research, Switzerland, Switzerland

Life of Pachamama, Colombia

Mercy For Animals, The US

Montreal SPCA, Canada

Nurture Imvelo Trust, Zimbawe

OneKind, Scotland

PACMA, Spain

Planet For All, Hong Kong

Plant-Based Health Professionals UK

Positive Ripple Consulting, France

Project 1882, Sweden

Protección Animal Ecuador , Ecuador

ProVeg UK

Proyecto ALA Animales Latino América, Colombia

Raíces & Brotes España- Institute Jane Goodall Spain

RENCTAS - Rede Nacional de Combate ao Tráfico de Animais Silvestres, Brazil

SAFE - Save Animals from Exploitation, New Zealand

Sea First Foundation, Netherlands

Sea Shepherd Brazil

SeaLegacy, Canada

Seastemik, France

Social Compassion in Legislation, The US

Stop Live Export South Africa , South Africa

Strategies for Ethical and Environmental Development , The US

Terranimal, Ecuador

The European Institute for Animal Law & Policy, Belgium

The Humane League US

The Humane League UK

The Shellfish Network, The UK

The Swedish Association for the Protection of Animals, Sweden

Think.fish, Italy

Union Vegetariana Española, Spain

Utunzi Animal Welfare, Kenya

Vissenbescherming, Netherlands

Vivamar Society, Slovenia

Voiceless: the animal protection institute, Australia

Voters For Animal Rights, The US

Wacpaw, Ghana

We Animals, Canada and The UK

Welfarm, France

WeMove Europe, Spain

Woodstock Farm Sanctuary , The US

World Animal Justice, France

World Animal Protection, The US

Esperte ed esperti accademici

Núria Almiron, UPF-Centre for Animal Ethics

Dr Marc Abraham OBE, BVM&S MRCVS

Aleix Alvarez Ciudad, Universitat Politècnica de Catalunya

Joanna Barlow

Jonathan Balcombe, independent author

Prof. Jonathan Birch, London School of Economics and Political Science (LSE)

Dr Heather Browning, University of Southampton

Silvia Caprioglio Panizza, Centre for Ethics, University of Pardubice

Paula Casal, Professor at ICREA and UPF Center for animal ethics

Balsamine Chein, Hunter College / Environmental Studies

Prof. David L. Clough, Chair in Theology and Applied Sciences, University of Aberdeen

Prof. F.-X. Dechaume-Moncharmont, PhD, university of Lyon, France

Dr James Dyke, University of Exeter

Wasseem Emam, Doctoral Researcher, Complutense University of Madrid

Laura Fernández, Universitat de Barcelona/ UPF-Centre for Animal Ethics

Cristian Moyano Fernández, Institute of Philosophy, Spanish National Research Council

Becca Franks, New York University

Prof Dave Goulson, University of Sussex

Ben Goldsmith, English financier and environmentalist

Jennifer Jacquet, Professor, Department of Environmental Science and Policy, University of Miami

Prof. Amir Kassam OBE. University of Reading, United Kingdom

Dr Lori Kogan, Colorado State University

Prof. Tim Lang, Professor Emeritus of Food Policy, University of London

Fabiola Leyton Donoso, Lecturer in Ethics, University of Barcelona

Dr Robert Maślak, Uniwersytet Wrocławski

Luc Mounier, Professeur en Bien-être animal, VetAgro Sup

Gonzalo Perez-Rosales, PhD. Hong Kong University of Science and Technology

Carol Royle, Actress

Peter Singer, Princeton University & National University of Singapore

Professor Lynne U. Sneddon, University of Gothenburg

Dr Marta Tafalla, Philosophy Lecturer at Universitat Autònoma de Barcelona

Dr Richard Twine, Centre for Human-Animal Studies (CfHAS), Edge Hill University, UK.

Dr hab. prof. UP Marcin Urbaniak, Animal BEAM Lab

Marina Vegué, Universitat Politècnica de Catalunya

Walter Veit, University of Reading

Dr Justyna Zwolińska, SWPS University

Aderisci a Keep Them Wild